Grecia | Prèfiche di Mani (2002)

01/02/2024 admin

Grecia | Prèfiche di Mani (2002)

Reportage di Ugo Panella

Nella parte centrale del Peloponneso si protende verso il mare la regione di Mani. Un territorio fatto di montagne brulle, terreno pietroso, torri di avvistamento che guardano il mare Egeo di un blu intenso. Oltre la rudezza del paesaggio, sopravvive una tradizione antica che accompagna i morti in una cerimonia rituale che comprende litanie, pianti, urla e ricordi di frammenti di vita del morto, recitate da donne molto anziane. Sono le “prèfiche
di Mani”. Una tradizione che nasce dall’idea che il dolore dei parenti venga attutito da queste rappresentazioni plateali che le prèfiche recitano per tutto il tempo dell’esposizione del defunto alla vista di chi viene a portare le condoglianze alla famiglia. Melissa Corbidge, una giornalista esperta di cultura greca, propose la storia a Marie Claire Italia che accettò di produrre il reportage. Partimmo per Atene e da lì, prendemmo una macchina all’aeroporto ed arrivammo dopo qualche ora di comodo viaggio nel paesino di Gerolimenas. C’informammo se nei paesi vicini vi fossero dei funerali in programma ma nulla era previsto. Passavano i giorni…eravamo in contatto con il Pope locale che avrebbe dovuto avvertirci nel caso fosse morto qualcuno. Niente da fare. Un pomeriggio, tanto per far trascorrere il tempo, ci segnalano una vecchia prèfica, molto nota nella regione, che potevamo intervistare e fotografare. Andiamo a conoscerla e ci accoglie sotto un pergolato. Ha novant’anni ed è cieca. Inizia a raccontare una lunga storia che Melissa mi traduce….e ad un certo punto si interrompe e, dopo un lungo silenzio , dice che non passeranno 24 ore che nel paese si piangerà molto. Finisco di fotografarla, la salutiamo e torniamo nel nostro alberghetto convinti di aspettare ancora altri giorni vuoti. Alle 10 di sera chiama il Pope e ci dice che da Atene stanno arrivando una coppia di
anziani morti in modo tragico. Tornano nel loro paese di origine accompagnati dai figli. Lei morta a 80 anni per un tumore e lui, a 85 anni, due ore dopo, si è sparato con il fucile da caccia perché incapace di sopravviverle. La profezia della Prèfica si era avverata dopo poche ore.

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